«Sono 2 euro in meno, così non reggiamo i costi di produzione»08 Luglio 2022 Show Massimo Levantaci FOGGIA - La salita è stata irresistibile, record su record inanellati dal prezzo del grano duro negli ultimi sei mesi sulle piazze italiane. Fino a quota 58 euro il quintale, il massimo dei massimi, qualcosa di mai visto prima registrato sulla piazza di riferimento della borsa merci di Foggia. Al punto che non era azzardo ipotizzare un’ulteriore risalita fin su la vetta proibita dei 60 euro. E invece all’improvviso è caduto sui produttori foggiani il colpo di maglio del ribasso e di ben 2 euro (in media) al quintale. Tantissimo per una grande commodity (matedia prima) internazionale che in tempi normali vive di rialzi e di ribassi nell’ordine dei 50 centesimi (sempre al quintale). Allora cosa è successo? Nessuno tra gli operatori dice di saperlo con certezza. Ma gli agricoltori puntano il dito contro la speculazione internazionale. Sui mercati spira infatti il vento del ritorno del grano canadese, lo storico e agguerrito concorrente del grano duro italiano, preferito dalla gran parte dei pastai per il suo alto valore nutritivo e i costi concorrenziali. Ma attenzione: di grano canadese, assicurano gli operatori con l’occhio più vigile sui mercati internazionali, non ce n’è ancora in giro. Nei porti di Bari e di Manfredonia non si segnalano arrivi entro breve di navi, anche se tutti sanno che prima o poi arriveranno. Dopo la spaventosa siccità che lo scorso anno ha mandato praticamente al tappeto il 50% della produzione d’oltreoceano, sta ritornando il tempo della riscossa. Nel frattempo però il grano duro italiano ne ha approfittato, il prezzo è salito su vette inimmaginabili. Sono però saliti anche i costi di produzione, a causa della guerra in Ucraina e delle materie prime introvabili. Durante l’ultima campagna chiusa con la raccolta ormai completata, per coltivare grano duro gli agricoltori denunciano di aver speso all'incirca mille euro a ettaro, contro i 650 euro di un anno fa. Finora questo scarto è stato compensato (e alla grande) proprio dai listini saliti a ripetizione sui mercati. Ma ora gli agricoltori e i commercianti temono che la cuccagna sia finita: il rischio che l’arretramento del prezzo sia l’inizio di una caduta del listino che riporti il grano sui 35-40 euro di qualche tempo fa è lo spettro più temuto. Solo che a quei prezzi, i costi di produzione non reggono più, e sono migliaia gli agricoltori che devono ancora vendere il grano del nuovo raccolto. È scattata perciò la psicosi tra i cerealicolturi foggiani e non solo. Sono scattate pure le vendite, ma i mulini non se la sentono in questo momento di far provviste oltre le forniture ordinarie. «Di pasta se ne vende di meno», la risposta fornita da qualche mugnaio ai commercianti che cercheranno questa settimana di piazzare il prodotto ai 55-56 euro che è ancora la quotazione ufficiale alla borsa merci di Foggia. Un prezzo ancora ragguardevole, finché dura. In Nord America diminuisce la preoccupazione per le seminedi grano duro che, pur in ritardo, sono state ormai completate in Canada e vanno verso il completamento negli Usa. Ma i mercati restano tesi e nervosi, perché alle notizie distensive che pervengono dalle grandi pianure americane si contrappongo quelle poco rassicuranti in arrivo da Italia e Nord Africa, territori in cui si attendono notevoliperdite sul raccolto a causa della siccità e l'aumento di conseguenza della propria dipendenza soprattutto dalle importazioni canadesi. Il 21 giugno 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago segnala un calo dello 0,36% sugli ultimi 5 giorni. Il 20 giugno il prezzo Free on Board (Fob) del Canadian Western Amber Durum (Cwad), diprima qualità al 13% di proteine diminuisce a 565,17 euro alla tonnellata,ma solo per l'apprezzamento dell'eurovaluta sulla divisa canadese: infatti il prezzoFob del Cwad è aumentato di altri 7,36 dollari canadesi. I mercati italiani all'ingrosso sono tutti in pausa di mietitura e non quotano il grano duro fino nazionale, con la sola eccezione di Foggia, dove esordiscela nuova mietitura con 10 euro di rincaro sull'ultima quotazione del raccolto 2021: 575 euro sui minimie 580 euro sui massimi. Stabili invece i grani duri esteri comunitari ed extracomunitari a Milano, in rialzo il Canadese 1 a Bari, mentre resta fermo ad Altamura. I mercati all'origine sondati da Ismea, su 7 piazze rilevate denotano latotale stabilità dei valori recenti. Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,36% in 5 giorniIl Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare in contanti è calato a 1.307,73 punti base (quasi 13,08 dollari Usa per bushel) il 21 giugno 2022, con una flessione di 4,77 punti base (quasi cinque centesimi di dollaro Usa per bushel) in5 giorni(-0,36%). L'andamento di questo indice aveva frenato per la prima volta tre settimane fa dopo il 5 aprile, quando aveva chiuso a 1.256,08 punti: da allora - nonostante questa seconda battuta d'arresto - ha comunque guadagnato 51,65 punti base (+4,11%), paria a oltre 51 centesimi di dollaro per bushel. Rispetto al 6 gennaio 2022, quando aveva raggiunto il suo massimo di quest'anno solare a quota 1.561,59 punti, resta in perdita - sotto di 253,86 punti base (-2,54 dollari per bushel), peggiorando questo differenziale per la prima volta dopo molte settimane di continui e costanti miglioramenti. Canada, il prezzo Fob limato dal cambio a 565,17 euroIl 20 giugno 2022 nei quattro territori della provincia del Saskatchewan - dove si produce l'80% del grano duro del Canada - il prezzo medio spot offerto sul mercato all'origine per il Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 600,21 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento (+4,32 dollari) sul 13 giugno scorso, quando invece si era verificata una lieve flessione di 1,66 dollari sulla settimana ancor precedente. Il 20 giugno 2022 nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a settembre 2022 - risulta essere di 580,64 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di altri 4,40 dollari sul 13 giugno scorso, quando si era verificato un altro aumento da 4,50 dollari sulla settimana ancor precedente. Si tratta dell'ottavo aumento consecutivo dal 25 aprile per complessivi 129,15 dollari canadesi alla tonnellata. |
Piazza | Data di Rilevazione | Prezzo medio in euro alla tonnellata | Variazione sulla settimana precedente | Condizioni di Vendita |
Catania | 16 GIU 2022 | 527,50 | 0,0% | Franco azienda |
Palermo | 16 GIU 2022 | 532,50 | 0,0% | Franco azienda |
Ancona | 13 GIU 2022 | 500,00 | 0,0% | Franco azienda |
Campobasso | 13 GIU 2022 | 500,00 | 0,0% | Franco azienda |
Macerata | 13 GIU 2022 | 500,00 | 0,0% | Franco azienda |
Matera | 13 GIU 2022 | 570,00 | +3,6% | Franco azienda |
Perugia | 13 GIU 2022 | 490,00 | 0,0% | Franco azienda |
Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 22 giugno 2022 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna il22 giugno 2022 non ha fissato alcun prezzo per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore.
Perogni altro raffronto coi prezzi della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 16 giugno 2022.