L aria contenuta in una bombola per sommozzatori è una soluzione

L aria contenuta in una bombola per sommozzatori è una soluzione
Le bombole sono da sempre una grande gioia e una grande fonte di responsabilità per il subacqueo sia ricreativo che tecnico. Pesano sia da vuote che da piene, hanno dei costi relativi al loro corretto utilizzo e richiedono una buona manutenzione. Ci sono molte domande inerenti questo strumento indispensabile per noi amanti delle immersioni. Senza di esse non potremmo immergerci respirando aria od altre miscele dedicate (Nitrox e Trimix a titolo di esempio). Questo articolo vi potrà aiutare nella scelta e nell’utilizzo di questa attrezzatura che va ponderata secondo la tipologia d’immersione che vogliamo affrontare, ricordandoci che in molti posti di villeggiatura, per chi ovviamente non può portare al seguito la sua amata bombola personale, ci troveremo il più delle volta a gestire una bombola in alluminio poiché, per i diving, è la miglior soluzione costi/benefici.
Le bombole infatti si dividono in due grandi categorie: quelle in alluminio e quelle in acciaio. Nella realtà tecnica di questi apparati denominati in tutto il mondo con il termine SCUBA (Self Contained Underwater Breathing Apparatus), la loro costruzione avviene attraverso specifiche miscele di leghe metalliche. Per la bombola in acciaio si utilizzano miscele di acciaio al cromo-molibdeno, mentre per le bombole in alluminio si utilizza una lega d’alluminio con magnesio, fosforo, silicio e manganese. Per ogni categoria di bombole esistono vantaggi e svantaggi nel loro utilizzo e dipende da noi conoscerli per poter operare la nostra scelta individuale sulla tipologia di bombola che desideriamo portarci sott’acqua. A puro titolo di esempio, se il peso della bombola in acciaio rispetto a quella in alluminio risulta maggiore (svantaggio), tale bombola ci permette un utilizzo di zavorra inferiore, proprio perché lo stesso peso della bombola ci aiuta a rimanere sott’acqua anche quando questa è parzialmente scarica (vantaggio).
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Come ultime note sulle bombole dobbiamo tenere presente che possono montare diversi tipi di rubinetteria per offrirci sempre una vasta gamma di soluzioni tecniche sugli strumenti ad alta o bassa pressione che possiamo collegarvi e che le bombole cambiano molto spesso sia la loro colorazione che la normativa inerente al loro utilizzo, trasporto e collaudo; argomento che valuteremo più avanti nel corso di questo opuscolo. Quando scegliete le bombole, ricordatevi sempre di comprarle da rivenditori ufficiali e non dimenticate di chiedere il cartellino allegato per Legge che vi racconterà la storia della bombola a partire dal giorno in cui è stata fisicamente creata.

ACCIAIO o ALLUMINIO?
Rispondere a questa domanda è assolutamente soggettivo. Non ha molta importanza con quale bombola scenderete in acqua. L’unica cosa importante è che vi troviate bene ad utilizzarne una piuttosto che un’altra ed i fattori che vi possono convincere di tale scelta sono molteplici come il peso, la dimensione, la spinta positiva a bombola vuota ed altri fattori ancora. Sceglietela dopo aver letto attentamente questo opuscolo, sicuramente vi sarete fatti un’idea più precisa sugli svantaggi e vantaggi dei due materiali.
Il problema dell’ossidazione e della passivazione.
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Per le bombole fatte in acciaio, il processo chimico dell’ossidazione nel corso della normale “vita” della stessa è pressoché inevitabile. In una bombola d’acciaio, infatti, per quanto protetta da sofisticati processi di verniciatura, l’ossidazione troverà sempre un focolaio d’innesco che nel tempo non mancherà di provocare la ruggine. Per aumentare la vita di una bombola in acciaio non dobbiamo controllarne solo l’aspetto esteriore, ma dobbiamo effettuare anche regolari controlli della parte interna. E’ qui infatti che la condensa e l’umidità, aiutate da una buona quantità di ossigeno quando la bombola è carica, riescono più facilmente ad intaccare il metallo. Uno dei punti nevralgici delle bombole di acciaio è inoltre rappresentato dalla sua mezza base sferica che racchiusa nel fondello di gomma, necessario per tenerla in posizione verticale, costituisce uno dei maggiori punti di ristagno della condensa. Nel tempo il ristagno può intaccare la vernice e dare il via all’ossidazione del metallo in una zona non visibile della bombola. L’ossidazione delle bombole in alluminio, pur essendo molto rapida rispetto a quella dell’acciaio costituisce invece una protezione del metallo stesso. L’ossido di alluminio infatti, essendo impermeabile all’ossigeno una volta che questi si è formato, protegge il materiale sottostante aumentandone la durata. Tale fenomeno di ossidazione dell’alluminio è detto: “passivazione”. E’ quindi giusto affermare che per ambienti soggetti ad umidità quasi costante come le imbarcazioni da crociera o per usi molto frequenti come quelli che se ne fanno nei Diving Center, dove le stesse bombole entrano spesso in acqua al seguito dei turisti anche per più volte al giorno, è preferibile l’utilizzo di bombole in alluminio.

La Corrosione Galvanica
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E’ quel particolare fenomeno, denominato anche elettrolisi, che causa la parziale dissoluzione di uno dei due metalli che vengono a contatto fra loro attraverso una soluzione elettrolitica come l’acqua marina. Nel nostro caso i metalli in contatto sono quello della bombola (acciaio o alluminio) e quello della rubinetteria (generalmente ottone cromato). Questo fenomeno porta alla possibilità che vi sia nel tempo un deterioramento del metallo della bombola con formazione di piccole cavità o scomparsa di parte dei filetti della bombola stessa. Il fenomeno può essere riscontrato più facilmente nelle bombole in alluminio che in quelle in acciaio. Fortunatamente la cromatura delle rubinetterie in ottone ed il rivestimento protettivo delle bombole stesse, insieme ad un adeguato e periodico trattamento, impediscono nella maggior parte dei casi l’instaurarsi di questo fenomeno.                                                                                                        Pesi e Dimensioni

E’ certamente a tutti nota la differenza di peso tra acciaio ed alluminio, quest’ultimo è infatti notevolmente più leggero rispetto al primo:
Acciaio Ps=7,85 kg/dm3
Alluminio Ps=2,60 kg/dm3
Un’altra differenza tra i due metalli sta nella loro diversa resistenza meccanica chiamata “durezza”; ciò fa sì che per bombole in alluminio, a parità di pressione di esercizio, siano necessari spessori di metallo maggiori:
Acciaio spessore 5 mm
Alluminio spessore da 12 a 18 mm
Tutto ciò porta gli esperti del settore a due osservazioni pratiche:
1. le bombole in acciaio a parità di capacità di carico, risulteranno leggermente meno pesanti (a terra) di quelle in alluminio, per via del maggior spessore di metallo di queste ultime.
2. le bombole in alluminio, pur pesando di più, risulteranno avere una galleggiabilità maggiore di quelle in acciaio.
A questo punto possiamo quindi affermare che: – chi s’immerge utilizzando bombole in acciaio può considerare il peso della bombola scarica (senza quindi il peso della miscela respiratoria), come parte integrante della zavorra necessaria a scendere.
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Chi s’immerge utilizzando bombole in alluminio dovrà, oltre che compensare la diminuzione di peso dovuta alla diminuzione della miscela respirata durante l’immersione (cosa che è necessaria comunque con le bombole in acciaio), anche compensare la galleggiabilità offerta dalle bombole in alluminio stesse. E’ questo uno dei motivi per i quali molti subacquei tecnici preferiscono utilizzare come bombole da fase delle bombole in alluminio. Queste, infatti, leggermente zavorrate, finiscono per offrire una galleggiabilità neutra che non disturberà la galleggiabilità del subacqueo quando questo dovesse avere la necessità di separarsene.

CAPACITA’ DI CARICO
Per quanto riguarda la capacità di carico delle bombole subacquee attualmente presenti nel mercato, possiamo affermare che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Troviamo infatti bombole da 5, 10, 12, 15 e 18 litri e non è difficile reperire anche tagli intermedi come 3, 7 o 9 litri sia in alluminio sia in acciaio. Va però sottolineata, a parità di dimensioni esterne, la differenza di capacità tra bombole in alluminio e bombole in acciaio. Queste ultime, a parità di
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dimensioni, presentano una maggiore capacità. L’acciaio infatti, come già detto, avendo una durezza maggiore dell’alluminio necessità di spessori più sottili, il tutto a vantaggio del volume interno della bombola, che risulterà maggiore, permettendoci di scendere con una quantità di miscela in più.

LA PUNZONATURA ED I COLLAUDI
Ogni bombola porta con se un suo, per così dire, “passaporto” che la accompagna fin dal giorno della sua costruzione. Si tratta di tutte quelle informazioni che si trovano punzonate sulla sua ogiva. È importante conoscerne il significato al fine di non commettere errori in fase di assemblaggio del rubinetto o di ricarica della bombola che potrebbero provocare spiacevoli incidenti. Di seguito riportiamo l’elenco delle punzonature che secondo l’attuale direttiva europea (97/23/EC Pressure Equipment Directive) devono trovarsi sull’ogiva della nostra bombola.
M25x2 tipo di filetto della rubinetteria
EN 1964-1 IT FABER 02/1301/024 numero di matricole assegnato della bombola
CE 0062 UT identificativo dell’organismo che collauda, UT sta per controllo ad ultrasuoni 3,8 MM spessore minimo di progetto
010 KG peso della bombola
V15,0 L capacità della bombola
PS 200 BAR AT 15 °C pressione di esercizio in bar
PS 318 BAR TS -50+65 °C pressione di prova idraulica in bar (collaudo)
X punzone del collaudatore
2004/01 anno e mese di collaudo
BREATHING APPARATUS 1002 AIR/ARIA tipo di gas
XXXXXXX XXXXXXX punzonatura del tutto opzionale richiesta al produttore dal rivenditore.
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Per quanto riguarda il collaudo della bombola chiamato “test idrostatico” questo attualmente è previsto trascorsi 4 anni dalla data del primo test; quello effettuato dal produttore al momento della nascita della bombola. I collaudi successivi dovranno effettuarsi invece con cadenza biennale dalla data dell’ultimo collaudo punzonata sull’ogiva. Quando vi troverete a comprare una bombola usata, ponete attenzione su questo aspetto perché oltre al costo della bombola, se il collaudo è previsto per il mese successivo, dovrete farlo obbligatoriamente. Molti tendono a vendere le proprie bombole quando sono prossime al collaudo e, ricordate, che il collaudo può essere anche negativo nel caso in cui l’ente preposto osservi un difetto nella bombola. La bombola non è eterna e può essere anche tagliata e distrutta nel caso non superi il test. Ponete quindi attenzione quando comprate la bombola da un altro subacqueo.
OCCHIO AL FILETTO
Da anni si sentiva la necessità di uniformare il filetto delle bombole subacquee ad un unico passo, al fine di evitare errori nell’assemblaggio dei rubinetti. Questo è finalmente accaduto grazie ad una precisa normativa comunitaria (UNI EN 144-1:2000) che non ha però risolto il vecchio problema. Nel passato, infatti il filetto generalmente utilizzato per le bombole subacquee era il noto ¾GAS, progressivamente sostituito dall’attuale M25x2 (vedi foto).
Il problema sta nel fatto che mentre il vecchio ¾GAS non può essere avvitato su una bombola con filetto M25x2 è possibile riuscire a fare il contrario. Com’è facile intuire montando un rubinetto M25x2 su di una bombola con passo ¾GAS si ottiene un apparente buon assemblaggio tra i due, anche se, per arrivare al fine corsa del filetto della rubinetteria è necessario fare forza con un mazzuolo a danno dello stesso filetto della rubinetteria. Ovvio che alla prima carica il rubinetto, che non presenta un’idonea tenuta dei filetti, potrebbe essere espulso dalla pressione, causando spiacevoli inconvenienti od incidenti anche gravi per la persona coinvolta dall’esplosione. Il problema dovrebbe comunque risolversi nel tempo. La norma comunitaria introdotta prevede infatti la totale scomparsa delle bombole con il vecchio filetto ¾ GAS in un periodo definito di transizione che non può andare oltre il 2010. Non comprate queste bombole.
CODICI COLORE PER LE BOMBOLE
Il subacqueo moderno si trova non di rado a trafficare con gas quali Ossigeno, Argon ed Elio, oltre ovviamente alla vecchia ma sempre amata Aria, per la preparazione di miscele respiratorie adatte al proprio profilo d’immersione. La ricarica fai da te di miscele binarie (Nitrox) e Ternarie (Trimix) è infatti sempre più utilizzata, non solo da chi effettua immersioni tecniche, ma anche da chi semplicemente desidera aumentare i propri margini di sicurezza in immersione ricreative utilizzando ad esempio il Nitrox. Le bombole contenenti del gas, sia per uso respiratorio che industriale, riportano una punzonatura sull’ogiva che ne identifica il contenuto che è altresì indicato mediante un preciso codice colore riportato sull’ogiva della bombola stessa. Con Decreto 7 gennaio 1999 il Ministero dei Trasporti, ravvisando l’opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole nei Paesi codificati CE, ha disposto l’applicazione della nuova norma UNI EN 1089-3 che prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colore delle ogive e che differisce da quello attualmente usato in Italia. Il nuovo sistema di identificazione è divenuto obbligatorio per le bombole nuove a partire dal 10 agosto 1999, ma fino al 30 giugno del 2006 è ammesso l’uso del vecchio sistema di colorazione ancora in circolazione. La codifica dei colori riguarda solo
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l’ogiva delle bombole, in generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualsiasi colore purché non comporti il pericolo di erronee interpretazioni. Di seguito vi riportiamo la tabella codice colori dei gas più utilizzati dai subacquei. Da notare che per l’uso subacqueo vale la colorazione per le miscele ad uso respiratorio (ricordiamo che l’aria è comunque considerata una miscela di azoto/ossigeno). Attenzione però: mentre per le miscele binarie elio/ossigeno (Eliox) è prevista una specifica colorazione, nulla ad oggi è sancito per le miscele respiratorie ternarie (Trimix). Ricordiamo comunque che ogni bombola contenente miscele diverse dall’aria va sempre contrassegnata in modo da indicarne il contenuto e la quota (profondità massima o minima), alla quale la miscela contenuta può essere respirata senza causare problemi. Solitamente questa particolare operazione viene eseguita mediante l’applicazione di uno scotch da pacchi dove sopra vi è stato scritto quanto dovuto a mezzo di un pennarello indelebile a punta grossa.

ACCESSORI
Ogni bombola può avere solo due tipi di attacco per quanto riguarda la rubinetteria: DIN o INT.
A seconda del paese in cui andremo ad immergerci è possibile che l’attacco presente nella bombola del diving non sia corrispondente al nostro primo stadio. In questo caso è necessario essere muniti di un adattatore che possa risolverci velocemente l’empasse. Prima di partire senza la nostra fidata compagna di sempre è bene recarsi presso un rivenditore specializzato e procurarsi il tipo di “adattatore” che ci possa consentire l’attacco corretto sulla
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rubinetteria ignota. Nella figura sottostante possiamo vedere i due adattatori che non dovrebbero mai mancare nella nostra borsa tecnica. Oltre a questi due adattatori, sarà bene procurarsi una serie di o-ring d’emergenza nel caso quello in dotazione fosse difettoso. Quando siamo in barca non è piacevole saltare un’immersione per la mancanza di un componente così piccolo e dal costo decisamente irrisorio. Ogni subacqueo quindi dovrebbe conoscere a fondo i propri componenti e, nel limite delle possibilità economiche di ognuno, tenere sempre con se alcuni ricambi di emergenza. Inutile segnalarvi qui l’importanza di una pinzetta per estrarre l’o-ring difettoso, visto che a mani nude la procedura risulterebbe alquanto complicata. Oltre a questi utili accessori che coinvolgono le nostre rubinetterie, ogni bombola può essere dotata di alcuni elementi che ne rendano l’uso ed il trasporto relativamente più semplice. Le cose basilari sono riprodotte nella figura alta di questa pagina. I fondelli sono elementi necessari alla stabilità della bombola quando si trova in posizione verticale; pensiamo ad esempio al momento della vestizione in barca o al posizionamento della bombola all’interno degli spazi preposti
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nell’imbarcazione. La retina invece ci permette di dare un minimo di protezione alla parte esterna della bombola. Eviteremo così di strisciare accidentalmente il metallo contro altri oggetti e vi assicuro che queste retine funzionano egregiamente. Il doppio anello inox permette di mantenere nella giusta posizione le doppie bombole risparmiandoci notevoli fatiche, così come la maniglia che ci permetterà un trasporto più agevole ed una presa sicura della bombola.

CORRETTO UTILIZZO DELLA BOMBOLA
Le bombole, senza fare allarmismi inutili, rappresentano la nostra “vita” sott’acqua e pertanto ce ne dobbiamo prendere particolarmente cura, così come facciamo anche con tutto il resto della nostra attrezzatura subacquea. Vedere delle bombole posizionate così come nella fotografia sottostante deve farvi pensare! Il passaggio di una persona distratta, di un bambino o di un animale, potrebbero causare la caduta della bombola con conseguente danno invisibile alla rubinetteria o alla bombola stessa. La bombola NON VA MAI LASCIATA INCUSTODITA IN POSIZIONE VERTICALE. L’unico momento in cui la bombola può essere posta in verticale è l’attimo in cui andremo a collegare il primo stadio con la rubinetteria, facendo attenzione a mantenere ferma la bombola con le ginocchia. Mai e poi mai la bombola va lasciata in questa posizione. Sia all’esterno in un centro diving, in riva ad una spiaggia o in una imbarcazione, la bombola va sempre posizionata in orizzontale (a meno che la barca non sia dotata di appositi spazi verticali di sicurezza). Questo è l’unico modo per lasciare la bombola da sola senza la nostra presenza. E’ sempre opportuno, quando possibile, lasciare almeno una persona a controllo dell’attrezzatura onde evitare possibili danni accidentali. Quando indossiamo la bombola, verifichiamo sempre visivamente che tutto sia in posizione regolare facendoci aiutare dal nostro compagno d’immersione che deve conoscere la nostra attrezzatura come noi dovremmo conoscere bene la sua. E’ importante scendere in acqua preparati essendo certi di avere fatto sempre un corretto uso ed una corretta e puntuale manutenzione programmata della nostra bombola.

Alessandro Sanson (7Continente)