di Dott ssa Teresa De Monte - 20.05.2016
Scrivici La pediatra ci spiega come intervenire in caso di diarrea nei bambini, quali sono le cause, quando preoccuparsi, cosa mangiare, quali terapie seguire La popò frequente, liquida o acquosa, di solito è provocata da infezioni gastrointestinali, a loro volta causate da virus, batteri o parassiti, ma anche da colpi di freddo, da manifestazioni psicosomatiche. È il sintomo più frequente in occasione di gastroenterite e di diarrea nei bambini che, soprattutto d’estate, preoccupa molto i genitori. Si parla di diarrea quando si verifica l’emissione di feci superiore alle 5-6 evacuazioni al giorno con o senza altri sintomi di accompagnamento come vomito, dolori addominali, nausea o febbre. Più che al numero delle scariche è la consistenza delle feci e la loro quantità che fa la differenza tra una diarrea più o meno grave. Quindi una volta ridimensionato il problema e rasserenati gli animi sulla sua gravità, cerchiamo di fare il punto sulla gestione di questa malattia, che, pur manifestandosi all’improvviso, deve trovare i genitori preparati a trattarla in autonomia. Come spiega il Ministero della Salute si definisce diarrea "quando il bambino presenta numerose scariche di feci liquide o non formate e mucose; spesso il bambino mostra anche mal di pancia, irritabilità, febbre e vomito".
I sintomi delle malattie da non sottovalutarevai alla gallery Come riconoscere se il nostro piccolo soffre di qualche malattia. Ecco i segnali da non sottovalutare È normale che le infezioni con diarrea facciano parte della vita di molti bambini, ma la diarrea può essere un sintomo di molte malattie non infettive, specialmente quando si prolunga per settimane. Può essere il segno di allergie a determinati alimenti, intolleranza al lattosio o malattie del tratto gastrointestinale, come malattie infiammatorie intestinali e la celiachia. I batteri specifici che causano la diarrea variano a seconda dei livelli di igiene, della presenza o meno delle fognature, dello sviluppo economico, delle zone geografiche. Le epidemie di diarrea sono collegate molto più di frequente agli alimenti contaminati, ai contatti interpersonali nei luoghi pubblici, come gli asili, o alle intossicazioni alimentari. Vomito e diarrea bambiniUna causa frequente della diarrea è la forma gastroenterite virale, spesso definita influenza intestinale, che può anche causare nausea e vomito. La gastroenterite virale può essere provocata da molti virus diversi che possono essere trasmessi in casa, a scuola, o in ospedale perché la malattia è altamente contagiosa. Sebbene i sintomi di solito durino solo pochi giorni, i bambini e in special modo i neonati, affetti che non sono in grado di assumere da soli un’adeguata quantità di liquidi possono soffrire di disidratazione. I rotavirus sono una causa frequente della gastroenterite virale nei bambini che provoca scariche di diarrea acquosa, mentre i coxackievirus causano la diarrea nei mesi estivi. Malattie gastrointestinali e diarrea possono essere causate da batteri e parassiti come Escherichia Coli, Sighella, Salmonella, Campylobacter. I sintomi iniziano solitamente con crampi e dolore addominale, seguito da diarrea per alcuni giorni, febbre, perdita dell’appetito, nausea, vomito, perdita di peso, disidratazione. Le infezioni che causano la gastroenterite si possono diffondere attraverso:
I germi possono contaminare tutto ciò con cui entrano in contatto, come giocattoli, mobili, bagni e persino le mani di chi prepara i cibi. I bambini possono contrarre l’infezione se toccano una superficie contaminata, come giocattoli, bagni e poi mettono le dita in bocca. Come curare la diarreaLa diarrea di lieve intensità di solito non deve destare preoccupazione, finché il bambino si comporta normalmente, si alimenta e beve abbastanza per rimanere ben idratato. La diarrea poco intensa solitamente si conclude in pochi giorni e il bambino si riprende completamente stando tranquillo a casa, riposando e bevendo una gran quantità di liquidi. Un bambino che presenta una diarrea lieve, non vomita, non è disidratato può continuare a mangiare e bere i soliti alimenti e bevande, incluso il latte materno o quello in formula. Con la continuazione di una dieta regolare è possibile che l’episodio di diarrea duri di meno, magari con delle porzioni più piccole, finché la diarrea non termina. E' molto importante curare l'igiene della zona pannolino se ad avere la diarrea è un neonato, la pelle potrebbe arrossarsi facilmente, quindi è bene cambiare frequentemente il pannolino e applicare una crema all'ossido di zinco Diarrea bambini farmaciFarmaci antibiotici o antivirali non sono prescritti nei casi di diarrea causati da batteri e virus, perché la maggior parte dei bambini guarisce spontaneamente. Gli antibiotici vengono prescritti ai bambini molto piccoli oppure ai bambini con un sistema immunitario debole per evitare che le infezioni batteriche (come la salmonellosi) si diffondano nel loro corpo. Se la malattia è causata da un parassita può essere trattata con farmaci antiparassitari per curarne o abbreviarne il decorso. Il medico potrebbe prescrivere un esame delle feci, in cui un campione sarà esaminato in laboratorio per identificare nello specifico il responsabile della diarrea (batterio, virus o parassita). I probiotici o fermenti lattici pur non sono essenziali per la sua risoluzione, riducono il tempo di durata della diarrea e specie se sono usati subito, all’esordio della malattia perché sono organismi vivi che migliorano la flora intestinale per cui non devono essere distrutti a livello dello stomaco, come succede spesso per i fermenti della maggior parte degli yogurt (per altro ottimo alimento per i bambini che lo desiderano anche durante la diarrea). I medicinali antidiarroici da banco non devono essere somministrati ai bambini se non dietro stretto controllo medico. Anche alcuni rimedi naturali ed omeopatici possono essere indicati per trattare la diarrea. Tra i rimedi naturali contro la diarrea nei bambini c’è la soluzione reidratante orale che, ovviamente, può essere usata pure negli adulti. La soluzione reidratante orale, raccomandata dall’O.M.S., contiene sodio, potassio, bicarbonato, cloruro e glucosio e si trova già pronta in farmacia, se, però, la si vuole preparare in casa si può ottenere una soluzione di composizione simile, anche se non identica, aggiungendo a un litro di acqua 1 cucchiaio da tavola di zucchero e mezzo cucchiaino di sale da cucina.
Cosa mangiareLa prima preoccupazione nella cura della diarrea dev’essere reintegrare i liquidi e gli elettroliti (sali minerali) che il corpo perde a causa della diarrea, del vomito e della febbre. A seconda della quantità di liquidi persi e della gravità del vomito e della diarrea, si consiglia di :
Come prevenire la diarrea nei bambiniÈ impossibile che i bambini non siano mai colpiti dalle infezioni che causano la diarrea, tuttavia alcune regole ci permettono di ridurne la probabilità della comparsa:
La diarrea è molto contagiosa, quindi è importante prevenire il contagio in casa. Ecco i consigli per prevenire il contagio
Quando chiamare il pediatra in caso di diarrea?
Cosa non si deve fare
articoli correlatiCome capire se è diarrea o no?Segni e sintomi associati alla diarrea possono includere:. feci frequenti e liquide.. sangue nelle feci.. crampi addominali.. dolore all'addome.. febbre.. Quante scariche con diarrea?In condizioni normali il contenuto acquoso delle feci è di circa 100 ml/die; se supera i 200ml/die e si accompagna a scariche frequenti (>3 die) si può parlare di diarrea.
Quando è necessario preoccuparsi per la diarrea?La diarrea in forma acuta è un problema comune che di solito si protrae per 1 o 2 giorni per poi risolversi da sola, senza un trattamento specifico. Una diarrea prolungata che dura più di 2 giorni può invece essere sintomo di un problema più serio, che porta con sé il rischio di disidratazione.
Quando hai le scariche di diarrea?La diarrea che insorge improvvisamente e rapidamente (diarrea acuta) è, di solito, il sintomo di una infezione intestinale (gastroenterite), che può essere causata da: virus, come i norovirus e rotavirus. batteri, come campylobacter, clostridium difficile (c. difficile), escherichia coli (e.
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