Il preposto può essere il datore di lavoro 2022

Le novità apportate dalla legge n. 215/2021 al Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - con il DL 146/2021 - hanno ridefinito in modo importante nomina, ruolo e obblighi del preposto.

Se in un precedente contenuto avevamo parlato del nuovo provvedimento di sospensione delle attività, anch'esso frutto delle disposizioni del decreto-legge 146/2021, in questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sulle principali modifiche che riguardano appunto il preposto alla sicurezza.

Sul tema, tra l'altro, è intervenuta anche Confindustria con la Nota di aggiornamento del 12 gennaio 2022, dal titolo "Conversione in legge del Decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146. Profili di salute e sicurezza". Vediamo, dunque, cosa cambia e gli aspetti fondamentali da considerare.

Nomina del preposto obbligatoria per il datore di lavoro

La prima novità riguarda l'articolo 18 del D.Lgs. 81/08 (obblighi del datore di lavoro e del dirigente), dove viene introdotta la lettera b-bis relativa alla figura del preposto.

Nello specifico, tale integrazione prevede che datore di lavoro e dirigenti debbano:

"individuare il preposto o i preposti per l'effettuazione delle attività di vigilanza di cui all'articolo 19. I contratti e gli accordi collettivi di lavoro possono stabilire l'emolumento spettante al preposto per lo svolgimento delle attività di cui al precedente periodo. Il preposto non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività".

Ciò introduce, dunque, due tematiche sostanziali. Innanzitutto, a carico del datore di lavoro viene aggiunto l'obbligo penalmente sanzionato di nominare formalmente il preposto (o i preposti). Su questo argomento, sebbene siano attesi aggiornamenti che possano far luce sulla normativa, riteniamo (anche a seguito di un confronto con alcuni funzionari di enti di controllo) che non vi sia necessità di nominare ora il preposto per le attività che, in considerazione della loro struttura organizzativa, non lo abbiano ancora individuato.

Altro tema caldo è rappresentato dalla possibilità di prevedere un compenso per lo svolgimento delle attività del preposto (con gli obblighi che sono anche aumentati: ne parliamo nel prossimo paragrafo). Come specificato nella Nota di Confindustria, il rischio è che - di conseguenza - questo incarico possa ritenersi professionalizzante. Mentre, per definizione, il preposto è un lavoratore che, in base alle competenze e ai poteri gerarchici e funzionali, sovrintende all'attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione.

I nuovi obblighi del preposto: cosa cambia

Di particolare interesse è anche l'ampliamento dell'azione del preposto, soprattutto al verificarsi di condizioni di insicurezza che riguardano aspetti comportamentali dei lavoratori, idoneità dei mezzi e delle attrezzature.

La norma introduce quindi nuovi obblighi per il preposto, che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti all'articolo 19 del Testo Unico (che puoi approfondire qui). Dunque, in presenza di "non conformità comportamentali in ordine alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale", il preposto alla sicurezza è ora tenuto a:

  • intervenire per modificare il comportamento non conforme, fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza;
  • interrompere l'attività del lavoratore e informare i superiori diretti, in caso di mancata attuazione delle disposizioni o di persistenza dell'inosservanza;
  • se necessario, nel caso rilevi deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro (e di ogni condizione di pericolo), interrompere temporaneamente l'attività e segnalare tempestivamente le non conformità al datore di lavoro e al dirigente.

Alla luce delle recenti novità, insomma, il preposto assume un ruolo di primaria delicatezza e di assoluta centralità, al fianco di datore di lavoro e dirigente.

Come segnalato dalla Nota di Confindustria, l'interpretazione giurisprudenziale potrebbe portare perciò a una distinzione tra vigilanza comportamentale (affidata al preposto) e alta vigilanza (propria del datore di lavoro).

La nomina obbligatoria del preposto per le attività in appalto e subappalto

Collegato a quanto visto nel primo paragrafo, l'articolo 26 del Testo Unico prevede un'integrazione che riguarda l'obbligo di nomina del preposto anche per lo svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto.

Datori di lavoro (appaltatori e subappaltatori) devono quindi indicare espressamente al committente i nominativi dei soggetti individuati per svolgere le funzioni di preposto. Dunque, è necessario che almeno un operatore presente in cantiere sia nominato e formato per ricoprire tale ruolo.

Per le imprese che svolgono spesso lavori in appalto è consigliabile formare una squadra di preposti, così da garantire la copertura sui diversi cantieri attivi.

Formazione del preposto: come cambia l'articolo 37

Come specificato all’articolo 37 del D.Lgs. 81/08, entro il 30 giugno 2022 è prevista la pubblicazione del nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione, e viene introdotto anche l'obbligo formativo per il datore di lavoro.

Per quanto riguarda il preposto, invece, in virtù del rafforzamento del suo ruolo, le attività formative dovranno essere svolte interamente con modalità in presenza. Inoltre, la formazione necessiterà di un aggiornamento biennale e non più quinquennale.

Se sei un datore di lavoro, e vuoi capire come regolarizzare la figura del preposto nella tua azienda, contattaci oggi stesso. I nostri professionisti sono a disposizione per chiarire i tuoi dubbi e organizzare in tempi brevi i corsi che ti servono.


Il preposto può essere il datore di lavoro 2022
 

Il preposto può essere il datore di lavoro 2022
 


Scritto da: Simone Zanoni


Consulente e formatore specializzato in sicurezza sul lavoro, ambiente e sistemi di gestione, con la passione per lo sport.

Chi può essere nominato Preposto?

Fatta eccezione per alcuni casi specifici, la nomina del preposto non è obbligatoria, ma frutto di una scelta organizzativa del datore di lavoro.

Quando è obbligatorio il Preposto 2022?

Obbligo di individuare i preposti La legge del 17 dicembre 2021, ha introdotto l'obbligo (art. 18 b-bis) per il datore di lavoro o i dirigenti di individuare il preposto o i preposti per l'effettuazione delle attività di vigilanza in azienda.

Chi è il Preposto 2022?

«preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed ...

Quanto viene pagato un preposto?

Non c'è stato alcun aumento di stipendio per i preposti alla sicurezza aziendale nel 2022. Di norma infatti non è prevista alcuna indennità per il lavoratore a cui viene affidata questa responsabilità. Il preposto alla sicurezza aziendale è una figura chiave nel mondo del lavoro.