Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per adulti

Spesso la risposta a molti mali di stagione è una seduta di aerosol. Approdato in quasi tutte le case degli italiani negli anni Settanta, in questi decenni si è affermato come prezioso alleato contro varie patologie del tratto respiratorio tipicamente invernali, come il raffreddore, tra le malattie più diffuse a livello mondiale. Estremamente contagioso e di origine virale, è caratterizzato dall’infiammazione delle vie respiratorie alte (naso, gola e trachea), i cui sintomi sono tipicamente naso che cola, frequenti starnuti, dolore alla gola e una generale sensazione di malessere.

L’utilità dell’aerosol per raffreddore e mal di gola è stata però più volte messa in dubbio e poi smentita da pediatri e specialisti: vediamo perché, e quando invece è consigliato utilizzare questa modalità di assunzione dei farmaci.

Aerosol: che cos’è e come funziona

Con il termine aerosol ci si riferisce in genere a un apparecchio nebulizzatore, che trasforma una soluzione di farmaci in goccioline. Esse, una volta nebulizzate, vengono respirate dal soggetto che ne ha bisogno attraverso una maschera facciale o un boccaglio e, dunque, introdotte nell’organismo, direttamente nel sistema respiratorio.

Solitamente impiegato per curare e prevenire alcune patologie dell’apparato respiratorio, l’aerosol è considerato particolarmente efficiente perché i principi attivi farmacologici possono essere dosati e mescolati secondo le esigenze del paziente. Il medico, infatti, prescrive un determinato mix che viene riposto in un’ampolla prima di essere nebulizzato.

Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per adulti

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Cosa si mette nell’aerosol

I farmaci da utilizzare con il nebulizzatore possono essere diversi, a seconda del problema per il quale vengono prescritti, come per esempio:

  • broncodilatatori, che aiutano ad aprire le vie aeree e facilitano la respirazione;
  • soluzione salina sterile, che può rendere più fluido il muco e quindi aiutare a espellerlo;
  • antibiotici, per contrastare una grave infezione respiratoria.

Può essere utile consultarsi con il proprio medico anche sulla scelta dell’apparecchio nebulizzatore da acquistare e su come utilizzarlo, tenendo presente che in genere hanno tutti in dotazione sia la maschera facciale che il boccaglio. A seconda della patologia da curare e del farmaco che si introduce nel nebulizzatore, e quindi della dimensione delle gocce nebulizzate, che dovrebbe essere molto piccola, tra 0,5 e 5 micron, può essere meglio uno dei due.

Cosa si cura con l’aerosol

Il principale vantaggio dell’aerosol, rispetto ad altre modalità di somministrazione di farmaci, è che permette di trattare le malattie che interessano l’apparato respiratorio facendo arrivare il medicinale fino alle basse vie aeree. È usato soprattutto nella cura di:

  • bronchiolite
  • bronchite asmatica
  • asma bronchiale
  • BPCO
  • fibrosi cistica.

Può aiutare anche nella risoluzione della laringite e, in alcuni casi, in altre patologie di naso e gola.

L’aerosol per mal di gola e raffreddore serve?

È vero, dunque, che l’aerosol è un alleato prezioso per la salute dell’apparato respiratorio, ma attenzione a non abusarne. Spesso utilizzato anche per contrastare mal di gola e raffreddore, soprattutto nei bambini, ma non è una soluzione universale. Va ricordato, infatti, che il raffreddore è una malattia di stagione che procede naturalmente verso la guarigione, nella maggior parte dei casi, e non necessita di un intervento medico. Essendo di origine virale, inoltre, l’eventuale assunzione di antibiotici non servirebbe; su consiglio del medico, si può invece ricorrere all’uso di soluzione salina per lavaggi nasali e altri prodotti decongestionanti, che alleviano i sintomi respiratori.

Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per adulti

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Altrettanto utile è mantenere il livello di umidità nell’ambiente in una percentuale compresa tra il 45 e il 55% e tenere la temperatura domestica attorno ai 20 °C.

Altre buone pratiche per favorire un veloce decorso di mal di gola e raffreddore, senza dover ricorrere all’aerosol, consistono nel lavarsi spesso le mani e cambiare con frequenza i fazzoletti che si utilizzano, soprattutto se di stoffa.

Aerosol per bambini

I farmaci somministrati con un nebulizzatore vengono frequentemente utilizzati nei pazienti pediatrici per ridurre l’infiammazione delle vie aeree e facilitare la rimozione del muco. Tuttavia, bisogna ricordare che la terapia con aerosol non è sempre efficace e, soprattutto, lo è solo se eseguita nel modo corretto.

Utile per trattare le patologie che interessano i bronchi, per esempio l’asma, la bronchiolite o il broncospasmo, l’aerosolo non lo è, invece, per altre malattie respiratorie, come il raffreddore o il mal di gola, e questo vale anche per gli adulti, come abbiamo già ricordato. Gli esperti spiegano che è infatti una strategia inefficace: secondo i dati, infatti, in più del 50% dei casi in cui viene utilizzato l’aerosol, in Italia, è inutile e talvolta addirittura controproducente.

Patologie come rinofaringite, faringo/tonsillite, otite media acuta e altri malanni di stagione vanno trattate in maniera differente. Per esempio, i pediatri suggeriscono piuttosto di assicurarsi di essere sempre ben idratati ed effettuare frequenti lavaggi nasali per poter eliminare muco e catarro.

L’aerosolterapia, inoltre, può essere una vera sfida: i piccoli, infatti, possono sentirsi a disagio e non stare fermi, allontanando la maschera dal viso. La cooperazione è quindi importantissima: è bene ricordare, a questo proposito, che la somministrazione deve avvenire quando il bambino è sveglio, altrimenti il farmaco non ha la possibilità di raggiungere i bronchi.

Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per adulti

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L’aerosol è usato anche per alleviare la tosse grassa o quella secca e persistente. A questo proposito, bisogna prima di tutto ricordare che si tratta di un sintomo, non di una condizione patologica: il corpo, infatti, la usa come risposta a ciò che irrita i polmoni o la gola. Le cause della tosse possono essere numerose, per esempio:

  • allergie
  • asma
  • sinusite
  • esposizione al fumo
  • raffreddore o influenza
  • irritazione polmonare
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
  • reflusso acido
  • polmonite
  • bronchite (o bronchiolite nei bambini molto piccoli)
  • fibrosi cistica
  • cardiopatia.

È quindi necessario, prima di iniziare una terapia con l’aerosol, capire quale problema c’è all’origine, per avere la certezza di ricorrere al rimedio più efficace, in tutta sicurezza.

Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per adulti

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Come utilizzare l’aerosol

Chiarito ogni dubbio su quando è consigliato utilizzare l’aerosol, vediamo come impiegarlo al meglio. Se, infatti, può sembrare semplice, è bene prestare attenzione ad alcuni dettagli:

  • in primo luogo, l’apparecchio dev’essere pulito con attenzione, lavato con acqua calda dopo ogni utilizzo, asciugato e riposto in un mobile chiuso;
  • prima di usarlo è bene lavare accuratamente le mani;
  • la mascherina deve avere dimensioni differenti per gli adulti e i bambini.

Se si ricorre all’aerosolterapia per curare la bronchite, è importante respirare esclusivamente con la bocca. In caso contrario, una parte di farmaco andrà nei polmoni anziché nei bronchi, riducendo il potenziale effetto benefico della terapia.

In caso, invece, di sinusite e otite, il consiglio è di inspirare e poi trattenere il fiato: la patologia è infatti localizzata a livello nasale e, in questo modo, il farmaco può depositarsi sulle pareti agendo più in fretta.

Abbiamo visto come l’uso dell’aerosol per il mal di gola e per il raffreddore sia, in qualche modo, un falso mito, ma anche quanto l’utilizzo di questo apparecchio sia utile per risolvere molte altre condizioni. C’è bisogno, infatti, soltanto di qualche accortezza: il nostro consiglio è sempre quello di chiedere un parere al proprio medico, qualora ci fossero dubbi sul suo utilizzo, per esempio nei bambini. Preservare la propria salute e quella della famiglia vuol dire anche poter contare su un team di medici e operatori sanitari che possano rispondere a domande ed esigenze. Per questa ragione, UniSalute ha creato la polizza UniSalute Famiglia, un piano assicurativo pensato apposta per i più piccoli di casa e che comprende, tra i servizi, anche “Il pediatra risponde” che mette a disposizione uno specialista per dubbi relativi alla loro salute. Conoscete già questa soluzione?

Articolo scritto con il contributo di Angela Caporale

Altre fonti

blf.org.uk

Come fare l'aerosol con soluzione fisiologica?

Vanno fatti con soluzione fisiologica tiepida, in quantità tale da rimuovere le secrezioni, 5-10 ml per narice nei più piccoli, almeno 20 ml sopra i 3-4 anni. La posizione deve permettere di introdurre lentamente la fisiologica in una narice e farla uscire dall'altra.

Cosa mettere nell aerosol per adulti?

Cosa si mette nell'aerosol broncodilatatori, che aiutano ad aprire le vie aeree e facilitano la respirazione; soluzione salina sterile, che può rendere più fluido il muco e quindi aiutare a espellerlo; antibiotici, per contrastare una grave infezione respiratoria.

Quanti aerosol con fisiologica al giorno?

Molto utile l'aerosolterapia con soluzione ipertonica (è importante che la diluizione sia al 3%, e non oltre), perché aiuta a detergere il naso, ma non va fatta più di due volte al giorno e per breve tempo.

Quanti ML si mettono nell aerosol?

Con una siringa sterile monouso si inietta nell'ampolla la soluzione fisiologica entro la quale si mette il farmaco che si vuole somministrare. Facendo molta attenzione alla quantità prescritta, per evitare eventuali effetti collaterali. Il totale del liquido contenuto nell'ampolla deve essere di 3 ml.