Cibi da evitare per artrosi e artrite

Ci sono cibi da evitare nella dieta per ridurre l'infiammazione alle articolazioni? Le risposte dell'esperto (spoiler: niente ricette facili)

Quali cibi dovrei evitare per abbassare le infiammazioni alle articolazioni e ai tendini?

Risponde il professor Francesco Ursini, responsabile della Struttura di Medicina e Reumatologia dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.


Migliorare il proprio stile di vita è fondamentale per ridurre i dolori legati alle malattie reumatiche e per controllarne la sintomatologia. I benefici complessivi per la salute sono molteplici, tuttavia, non dobbiamo commettere l’errore di pensare che esistano diete miracolose o cibi da escludere completamente dalla nostra alimentazione per stare meglio. Il segreto è più semplice di quanto si immagini: seguire una dieta sana, praticare attività fisica ed evitare fumo e alcol.

DIETA E ATTIVITÀ FISICA

Non esiste nessuna evidenza che indichi che una specifica dieta possa modificare la sintomatologia e il decorso delle malattie reumatiche. I dati di letteratura, sintetizzati nelle raccomandazioni della Società Europea di Reumatologia, evidenziano come un paziente reumatico, per stare meglio, debba fare una dieta sana. Tuttavia, per evitare ulteriori e serie complicanze, non si può pensare che un sano e corretto stile di vita possa sostituirsi completamente alle terapie mediche necessarie. Ecco alcuni consigli:

  • Perdere peso se si è sovrappeso o obesi con una dieta ipocalorica bilanciata predisposta e seguita da un professionista
  • consumare poco sale, massimo 5 grammi al giorno, incluso il sale contenuto naturalmente negli alimenti o ad essi addizionato
  • assumere pochi zuccheri semplici: non devono superare 12 cucchiaini, incluso lo zucchero contenuto naturalmente nella frutta o aggiunto ai vari alimenti lavorati
  • favorire grassi insaturi come quelli presenti nel pesce o nell’olio di oliva
  • consumare frutta e verdura in abbondanza (5 porzioni al giorno secondo le indicazioni dell’OMS)
  • praticare esercizio fisico per ottenere benefici sul dolore, sulla funzionalità articolare e sulla qualità della vita in generale

Le persone con malattie reumatiche devono essere informate del fatto che è molto improbabile che, seguendo una dieta specifica, consumando determinati tipi di alimenti, o eliminandone altri, si abbiano benefici consistenti e determinanti. Per questo motivo vanno evitate le diete di eliminazione o le diete fai da te che, oltre a non avere benefici, se non minimi, possono esporre il paziente a rischi per la sua salute.

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ALCOL E FUMO

I farmaci prescritti per i pazienti con patologie reumatologiche hanno un discreto potenziale epatotossico per cui, per limitare il rischio di sviluppare danni al fegato, si sconsiglia l’assunzione di alcol. Inoltre, i pazienti dovrebbero essere informati del fatto che un consumo moderato di alcol è associato a un aumento del rischio di reumatismi e della riacutizzazione dell'artrite reumatoide e della gotta. Le persone con patologie reumatiche dovrebbero anche essere incoraggiate a smettere di fumare in quanto il fumo è dannoso per la sintomatologia, per la progressione della malattia e per l'insorgenza di comorbilità legate alle patologie reumatologiche.

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Fonti

  Caratteristiche e cure dell'artrite reumatoide  

L’artrite reumatoide è un’infiammazione sistemica cronica che interessa tutte le articolazioni. La sua progressione può compromettere anche altri organi, come i polmoni, i vasi sanguigni, le membrane sierose (rivestimento delle pareti interne degli organi), gli occhi e la pelle.

Con il tempo, le articolazioni tendono a deformarsi. I segni evidenti della malattia sono la tumefazione e il dolore che colpiscono le piccole e grandi articolazioni.

  I sintomi dell'artrite reumatoide  

I primi sintomi interessano in genere le mani e i piedi, ma anche tutte le altre articolazioni con la membrana sinoviale (un tessuto connettivo che riveste internamente la capsula articolare e la parte articolare dell’osso). In genere la malattia colpisce più di quattro articolazioni contemporaneamente. In questo caso si deve intervenire con prontezza, per evitare complicanze.

Un altro sintomo è la rigidità articolare al risveglio. Di norma non interessa la colonna vertebrale, ma l’artrite può coinvolgere, in fase avanzata, anche il rachide, in particolare il tratto cervicale. Tra i fattori predisponenti, anche la familiarità. Due varianti molto rare della patologia sono il morbo di Felty e la sindrome di Kaplan. Le cause dell’artrite reumatoide non sono facilmente identificabili, trattandosi di una malattia autoimmune.

  Diagnosi e terapia dell'artrite reumatoide  

La diagnosi viene effettuata sulla base degli esami ematici, che devono comprendere la ricerca del fattore reumatoide, degli anticorpi anti-CCP (anti citrullina), la VES (velocità di eritrosedimentazione), la PCR (proteina C reattiva; compare generalmente quando è in corso una infiammazione, può essere anche indice di malattia tumorale).

La presenza nel sangue del marker anti-CCP consente di diagnosticare l’artrite reumatoide con anticipo, rispetto alla manifestazione dei primi sintomi. In presenza di un paziente che lamenta rigidità articolare, con compromissione della capacità di mobilità, dolore e gonfiore articolari, il medico prescrive le analisi del sangue comprendenti i marker citati. I risultati sono già un’ottima traccia, sulla base della quale eventualmente procedere con ulteriori esami. Prima del prelievo di sangue bisogna sospendere l’eventuale assunzione di determinati farmaci e integratori, per poi riprendere regolarmente.

Gli altri esami generalmente prescritti sono:

  • l’ecografia,
  • la risonanza magnetica,
  • la densitometria ossea (MOC)

e, se la patologia è già in fase avanzata:

  • la spirometria,
  • la radiografia del torace
  • l'ecocardiogramma, per esaminare le condizioni del cuore.

Nelle fasi attive della patologia, è previsto l’uso ciclico del cortisone e di antinfiammatori non steroidei, per alleviare il dolore. La terapia d’elezione, invece, predilige l’impiego di immunosoppressori (es. il methotrexate). In casi circoscritti si ricorre anche all’idrossiclorochina e alle ciclosporine.

I pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali possono essere trattati con prodotti biologici, come gli anticorpi monoclonali o altri farmaci che bloccano l’infiammazione.

Sebbene i sintomi delle due affezioni possano essere confusi dal paziente, si tratta di malattie che hanno caratteristiche differenti. In tutti e due i casi le parti colpite sono le articolazioni, con dolore e rigidità nei movimenti.

Ma l’artrosi è una malattia degenerativa cronica, mentre l’artrite è una patologia infiammatoria.

Quest’ultima ha origine autoimmune e può colpire a qualsiasi età, sebbene la fascia maggiormente interessata sia quella compresa tra i 40 e i 50 anni (prevalentemente soggetti femminili).

L’artrosi si presenta invece, nella maggior parte dei casi, dopo i 50 anni. Gonfiore, tumefazione, arrossamento, rigidità e aumento della temperatura nelle zone colpite sono i sintomi tipici dell’artrite. Nell’artrosi si verifica dolore nelle parti del corpo generalmente più sollecitate, come le ginocchia, le mani, i piedi, le spalle e la colonna vertebrale. Sono entrambe patologie reumatiche. Ad ogni modo, gli esami clinici offrono la certezza diagnostica.

  Quali cibi infiammano le articolazioni?  

Il caffè e il tè non aiutano le articolazioni infiammate. Così come i dolci, gli snack industriali, i salumi, le carni in scatola e i superalcolici.

Cosa mangiare con l'artrite reumatoide? 

Il cibo speziato è più saporito; ciò è già un buon motivo per preferirlo. Le persone affette da artrite reumatoide hanno una ragione in più per speziare gli alimenti. La curcumina e lo zenzero sono notoriamente degli ottimi antinfiammatori. Si possono usare anche per condire le insalate. La frutta non deve mai mancare nel menu; è indispensabile a chi soffre di malattie reumatiche. Da preferire, i mirtilli e il melograno, per le loro proprietà antiossidanti, così come il kiwi, ricco anch’esso di polifenoli.

Anche il pesce azzurro è un ottimo alleato contro l’artrite reumatoide, così come tutti i cibi che contengono i preziosi omega-3.

  Cibi da evitare per chi ha l'artrite reumatoide  

Si tratta di alimenti generalmente sconsigliati anche a chi segue una terapia oncologica. Alimenti dei quali tutti dovremmo razionalizzare il consumo.

Si tratta:

  • degli zuccheri 
  • dei cereali raffinati,
  • dei cibi confezionati,
  • delle fritture
  • dei latticini.

Chi ha l’artrite reumatoide dovrebbe evitare o contenere il consumo di:

  • pomodori,
  • melanzane,
  • patate 
  • peperoni.

Sarà comunque il medico a suggerire il regime alimentare più adatto a ogni singolo paziente.

  Gli integratori alimentari  

Gli integratori alimentari a base di curcumina, omega-3 e antiossidanti sono indicati per tutti, per il bene delle ossa e della muscolatura, per il sistema immunitario in genere. Nel catalogo Biolife sono presenti integratori alimentari con curcumina, realizzati con tecnologie sofisticate che ne potenziano la biodisponibilità. Sono inoltre presenti prodotti a base di omega-3 e altri integratori utili nei processi di contrasto all’ossidazione delle cellule. L’importante è consultare il medico prima di assumere farmaci o integratori.

Quali sono gli alimenti che infiammano le articolazioni?

Sono da evitare: le carni, le uova, i cibi conservati e zuccherati, ma anche le farine bianche, i lieviti, il grano, il latte e i suoi derivati. Questi alimenti, infatti, sono tra i principali allergeni e le intolleranze alimentari rientrano tra le cause dei fenomeni infiammatori.

Quali sono i cibi dannosi per l'artrosi?

Tra questi troviamo:.
le solanacee (melanzane, peperoni, pomodori, patate…): contengono solanina, un potente infiammatorio;.
il latte e i suoi derivati: preferisci un latte vegetale senza zuccheri;.
la carne e gli affettati;.
il sale e lo zucchero..

Cosa peggiora l'artrosi?

sovrappeso e obesità, perché l'eccesso di peso a lungo andare danneggia soprattutto le articolazioni di anca, ginocchia e piede; fratture e lesioni articolari; alcuni lavori che richiedono posizioni forzate (per es. stare inginocchiati a lungo) oppure il continuo utilizzo di alcune articolazioni (per es.

Cosa non mangiare quando si ha l'artrite?

In caso di artrite reumatoide allora è sempre consigliato limitare fortemente il consumo di quei cibi che la contengono (pasta, pane, cereali e farine di grano, orzo, farro e segale) per sostituirli con altri cereali senza glutine (riso, mais, grano saraceno, quinoa).

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