Tachipirina e paracetamolo sono la stessa cosa

La molecola della Tachipirina è il paracetamolo. È un farmaco ad azione analgesica e antipiretica, ma non antinfiammatoria. La Tachipirina® si trova in commercio anche col nome di Actigrip®, Efferalgan®, Perfalgan®, Tachiflu®, Zerinol®, Neoborocillina®.

Paracetamolo, la molecola della Tachipirina

Il paracetamolo è la molecola della Tachipirina

Il paracetamolo è disponibile in diversi dosaggi e in diverse forme farmaceutiche. Ad esempio:

  • Tachipirina in compresse è 500 mg o 1 g
  • Tachipirina supposte da 125 mg, 250 mg, 500 mg, 1000 mg
  • Tachipirina in sciroppo, da 120 mg/ml;
  • Perfalgan®, comunemente utilizzato per via endovenosa, è disponibile da 500 mg o 1000 mg.

Proprietà farmacologiche del paracetamolo

Il paracetamolo ha effetti:

  • analgesici
  • antipiretici

simili a quelli dell’Aspirina®, tuttavia ha solo lievi effetti antinfiammatori.

Il suo utilizzo è importante soprattutto nelle persone in cui l’utilizzo dell’Aspirina è controindicato (ad es. per allergie, oppure ulcera peptica).

Farmacocinetica del paracetamolo

Dal punto di vista della farmacocinetica, il paracetamolo per via orale è prontamente biodisponibile e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica entro 30-60 minuti e l'emivita plasmatica è a circa 2 ore in seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche.

Il farmaco si distribuisce in maniera relativamente uniforme nella maggior parte dei liquidi biologici.

Il paracetamolo, conosciuto come Tachipirina o Efferalgan, è certamente il farmaco di prima scelta nel controllo di tutti i generi di dolore, a parte quello neuropatico che è dovuto a ipereccitabilità o danni ai nervi. Dal mal di testa ai dolori articolari, dal mal di denti al mal di schiena all’otite il primo approccio dovrebbe essere preferibilmente questo.

La dose consigliata di paracetamolo, se il dolore è importante, è di 3 o 4 grammi al giorno (3 o 4 Tachipirina 1000 negli adulti), o 15 mg per kg nei bambini. Se l’assunzione è protratta per qualche giorno non ci sono problemi di tossicità; dosi inferiori di solito sono poco efficaci. Le forme solubili, come pastiglie effervescenti, bustine o orosolubili, che sono più rapidamente assorbite, danno un sollievo più immediato e sono quindi molto utili se è necessario risolvere rapidamente il problema: in ogni caso la sensazione è che “funzionino” di più.

Ma se il paracetamolo non è sufficiente?

Gli antinfiammatori non steroidei detti genericamente FANS (quindi non il cortisone) sono la prima alternativa: ibuprofene (Brufen, Moment ecc.), naprossene (Synflex, Momendol), ketoprofene (Oki, Ketodol ecc.) e diclofenac (Voltaren ecc.) a dosaggio adeguato hanno un’efficacia leggermente maggiore del paracetamolo, ma possono avere anche più effetti indesiderati. Può però accadere che anche con i FANS il dolore non sia controllato adeguatamente; aumentare il dosaggio non serve perchè c’è un “effetto tetto” che ne limita l’efficacia.

Un’alternativa conveniente è quindi quella di aggiungere al paracetamolo a dosaggio pieno un FANS: le prove attuali, che derivano dall’analisi di molti studi pubblicati sulle banche dati di medicina, suggeriscono che una combinazione di paracetamolo e un FANS può offrire un’analgesia significativamente superiore rispetto a entrambi i farmaci da soli.

Secondo uno studio gli eventi avversi non sono superiori per la combinazione ibuprofene 400 mg/paracetamolo 1000 mg rispetto all’ibuprofene 400 mg da solo.

Questa combinazione di paracetamolo 1000 e ibuprofene 400, quindi, potrebbe essere considerata il trattamento di scelta nei dolori importanti prima di passare all’uso di oppiacei.

Naturalmente si deve fare attenzione ai possibili effetti collaterali dei FANS: nausea, vomito, cefalea e vertigini, sebbene si siano verificati raramente, sono stati tra gli eventi avversi più comuni in tutti i gruppi di pazienti in cui questa associazione è stata sperimentata. Le controindicazioni sono le stesse dei singoli principi attivi: se ci sono problemi renali sono sconsigliati sia gli antinfiammatori che il paracetamolo.

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Sono entrambi farmaci da banco, per cui non serve la prescrizione medica. Entrambi analgesici usati nell’automedicazione, il paracetamolo (o acetaminofene) e l’ibuprofene vengono usati per lenire il dolore generico. Dal mal di testa, ai dolori mestruali a quelli articolari, si tratta di due fra i principi attivi più usati per questo scopo. Ma che differenza c’è fra loro? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Fazio, responsabile della farmacia di Humanitas.

Paracetamolo e ibuprofene: le differenze

Mentre il paracetamolo allevia il dolore e abbassa la febbre, l’ibuprofene ha anche un effetto antinfiammatorio. Di entrambi i farmaci è bene non abusare, ma assumerli sono quando è davvero necessario. Mentre il paracetamolo può essere usato, a bassi dosaggi, anche in gravidanza (previo parere dello specialista o del proprio medico di base che valuterà il singolo caso e l’eventuale presenza di allergie), l’ibuprofene è sconsigliato alle donne incinte a causa della sua potenziale capacità di inibire la sintesi delle prostaglandine nel neonato.

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Quando assumere paracetamolo e quando l’ibuprofene?

Se si è in presenza di febbre, dolori di intensità da lieve a moderata come il mal di denti, mal di ossa, dolore post-chirurgico e mal di testa da cefalea muscolotensiva (quindi, non derivante da emicrania), ma anche dolore muscolo-scheletrico associato a processi infettivi acuti, l’analgesico più raccomandato è il paracetamolo. Nei casi di artrite, artrosi e spondilite anchilosante (artrite della colonna vertebrale), l’infiammazione non reumatica e dolori mestruali meglio l’ibuprofene che, come il paracetamolo, non è raccomandato nei pazienti con problemi gastrici, insufficienza renale o epatica. L’ibuprofene è da evitare anche se si assumevano farmaci antipertensivi o anticoagulanti alto rischio di interazione.

Cosa sostituisce paracetamolo?

In particolare metoclopramide o domperidone (per la nausea o il vomito) o colestiramina (per abbassare il colesterolo nel sangue) o oppioidi o cloramfenicolo (per le infezioni batteriche).

Come si chiama l'equivalente della tachipirina?

Paracetamolo Sella 30 Compresse 500 mg Febbre e Dolore (Equivalente Tachipirina) - TuttoFarma.

Quali sono i farmaci a base di paracetamolo?

Esempi di alcuni Medicinali che contengono Paracetamolo.
Acetamol®.
Acetamol Prima Infanzia®.
Actigrip® (in associazione a triprolidinae pseudoefedrina).
Actigrip Giorno&Notte® (in associazione a pseudoefedrina e difenidramina).
Algopirina®.
Antireumina® (in associazione ad acido acetilsalicilico e caffeina).

Quanto paracetamolo ha la tachipirina?

Granulato per soluzione orale da 500 - 1000 mg di paracetamolo; Sciroppo da 120 mg di paracetamolo per 5 ml di sciroppo; Soluzione per infusione da 10 mg di paracetamolo ogni ml di soluzione.

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