Cosa si può prendere per il raffreddore in allattamento

L’Agenzia italiana del farmaco ha redatto e reso disponibile una lista dei farmaci sicuri per mamme e neonati. Poche le controindicazioni

Sono rari i casi in cui l’assunzione di farmaci da parte della mamma richieda la sospensione, temporanea o definitiva, dell’allattamento al seno. La notizia, tranquillizzante, arriva dall'Agenzia Italiana del farmaco che ha condotto insieme all’Università delle Marche, di Padova e Siena una revisione dei maggiori studi scientifici sulla sicurezza delle terapie assunte prima del concepimento, durante la gravidanza e nel post-partum, di cui parte dei contenuti sono leggibili sul sito dell’Agenzia.

ALLATTAMENTO AL SENO E FARMACI

L’ago della bilancia pende più verso i benefici dell’allattamento al seno, importante forma non solo di sostentamento ma anche di immunizzazione a diverse patologie neonatali e pediatriche per il bebé, o i rischi di una contaminazione del latte da farmaci? Nell’incertezza (o disinformazione) non sono rare le mamme che decidono di sospendere, talvolta anche senza consultare il medico, l’allattamento al seno e di passare al latte artificiale. «Il fai-da-te è sempre un atteggiamento scorretto - spiega Costantino Romagnoli, ordinario di pediatria all'Università Cattolica di Roma e presidente della Società italiana di neonatologia - perché nella maggior parte dei casi, anche in corso di terapia, il rapporto tra rischi da farmaco e i benefici da latte materno è a favore del secondoLa quantità di medicinale che potrebbe passare nel latte infatti è irrisoria, all’incirca l’1%, e non in tutti i casi. Questa eventualità dipende dalla tipologia del farmaco, dalla dose assunta e dalla durata della terapia. Se può sussistere anche un minimo rischio, sarà lo specialista a modularla o correggerla adeguatamente».

Per limitare qualche potenziale effetto collaterale, una strategia pratica però esiste: «È possibile assumere i farmaci – continua il neonatologo – subito dopo la poppata, poiché la maggiore biodisponibilità nel sangue avviene tra una e tre ore dalla somministrazione o ancora lasciare trascorrere all’incirca tre ore fra l'ingestione del farmaco e la poppata successiva. Infine, in caso di terapia giornaliera, il momento migliore per assumerla è alla sera prima del riposo più lungo del bambino».

FARMACI OUT

Sono poche le controindicazioni, ma qualche limitazione alla prosecuzione dell’allattamento al seno in terapia c’è: «Va sospeso in modo assoluto - raccomanda Romagnoli - con farmaci anti-tumorali (ciclofosfamide, ciclosporina, doxorubicina, metotrexate); dopo alcuni esami diagnostici come la tac o la risonanza magnetica in cui vengono utilizzate sostanze radioattive di contrasto, seppure in questo caso il veto sia ristretto alla durata di azione del farmaco iniettato; con farmaci antitiroidei (diversi dal tiouracile) e terapie a base di cloramfenicolo. In questi casi sarà ancora una volta il pediatra a fornire indicazioni su come mantenere attiva la produzione lattea fino al momento della ripresa dell'allattamento al seno».

FARMACI SICURI

E i farmaci ‘tranquilli’ per mamma e bebé? «Non hanno effetti collaterali, se assunti nelle dosi previste, gli analgesici e gli antipiretici (paracetamolo, acetilsalicilico, ibuprofene); la maggior parte dei rimedi per tosse e raffreddore, alcuni antibiotici (penicillina e derivati, eritromicina, cefalosporine). Lo stesso si può dire per la digossina, l'insulina, i broncodilatatori (salbutamolo), la maggior parte degli antiipertensivi, gli integratori alimentari contenenti ferro e vitamine e tutti i farmaci somministrabili ai bambini nei primi mesi di vita».

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Fonti

Indicazioni generali e risposte specifiche per aiutare la mamma a orientarsi verso una scelta sicura di farmaci compatibili con l’allattamento, tra cui SOP e OTC, vale a dire senza obbligo di prescrizione o da banco.

Durante l’allattamento si possono assumere farmaci?

L’allattamento al seno esclusivo è consigliato per i primi sei mesi di vita, con possibilità di continuarlo, integrato con altri alimenti, almeno fino al primo anno di età. C’è quindi un numero sempre maggiore di mamme che allattano al seno il proprio bambino. La salute della mamma in allattamento è fondamentale per quella del bambino e nel caso essa si trovi nella condizione di dovere assumere farmaci durante questo periodo è appropriato chiedersi se il loro uso sia compatibile e sicuro per il bambino [Sachs HC. 2013].

Se per i farmaci vendibili solo con ricetta medica il ricorso e la valutazione di un medico sono imprescindibili, maggiori dubbi legati all'assunzione di farmaci durante l'allattamento possono insorgere per i farmaci senza necessità di prescrizione, cosiddetti di automedicazione, cioè i farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP), e i farmaci da banco (OTC) per i quali è consentita la pubblicità. La sicurezza del bambino deve essere garantita, perché i medicinali che la mamma assume durante l'allattamento possono passare nel latte e, da qui, al piccolo con possibilità di causare reazioni avverse.

No al "fai da te": meglio chiedere consiglio al medico anche per i farmaci di automedicazione.

La prima domanda da porsi è: il ricorso al farmaco è realmente necessario? Capita, in alcuni casi, di ricorrere a farmaci inutili, come ad esempio a un antipiretico per una febbre modesta di 37,5°C. Stabilita la reale necessità di una terapia farmacologica bisogna evitare il "fai da te". Alcuni farmaci possono, infatti, essere ingannevolmente percepiti come sicuri perché venduti senza obbligo di ricetta medica, proprio come i farmaci da banco, o perché già assunti durante la gravidanza. Percepire questi farmaci a basso rischio non li rende automaticamente sicuri durante l’allattamento.

Sono molte le donne che assumo farmaci durante l’allattamento?

In Italia, tra il 65% e il 95% delle donne che allattano assume qualche farmaco [Centro antiveleni di Bergamo, Rapporto 2016]. Maggiore attenzione va posta quando il bambino è allattato in maniera esclusiva al seno e in particolare nei primi due mesi di vita [Anderson PO et al., 2016], oppure nei neonati pretermine, a maggior rischio di presentare alti livelli nel sangue dei farmaci trasmessi con il latte materno, a causa dell’immaturità del fegato e dei reni che li metabolizzano e li eliminano.

Quali sono le ragioni della bassa sicurezza dei farmaci che passano ai neonati con il latte materno?

La maggior parte dei farmaci passa nel latte ed eventuali effetti collaterali dipendono, ovviamente, dal tipo di farmaco assunto, ma anche dalle caratteristiche individuali. Per esempio, da come la madre e il neonato metabolizzano il farmaco. Sono moltissimi i fattori che entrano in gioco: il tipo di farmaco, la quantità assunta, la modalità di assunzione (una pomata o un farmaco inalatorio per le vie aeree superiori passano in maniera trascurabile rispetto a una medicina assunta per via orale), la quantità di latte assunta quotidianamente dal bambino.

Inoltre, esiste una letteratura scientifica che si occupa proprio di stabilire, farmaco per farmaco, e tenendo conto di tutti i parametri elencati, quale sia il livello di sicurezza di ogni prodotto rispetto all’allattamento, se possa essere usato e a quali condizioni. Valutare se e come le caratteristiche del farmaco, e la situazione specifica della mamma e del suo bambino impatteranno sulla manifestazione di eventuali effetti collaterali richiede le conoscenze specialistiche del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta o dello specialista.

Questi professionisti, facendo riferimento a fonti di informazione scientifica selezionate ed attendibili [Drugs and Lactation Database (LactMed); E-lactancia; MotherToBaby], possono spiegare alla mamma quali farmaci sono compatibili con l’allattamento al seno e perché, consigliandola anche sulla migliore modalità di assunzione degli stessi: dosi, via di somministrazione, tempi e intervallo tra le somministrazioni, orari delle poppate e molto altro.

Quali farmaci usare e quali evitare per i disturbi più frequenti della mamma?

Febbre, mal di testa, bruciori di stomaco o altri malesseri possono colpire tutti noi; ecco allora che analgesici/antipiretici, antinfiammatori, farmaci per disturbi gastrointestinali, antistaminici sono alcuni dei farmaci che può capitare di assumere a una donna che sta allattando. E, infatti, i farmaci antiinfiammatori non steroidei, seguiti dagli antibiotici e dai farmaci per le disfunzioni gastrointestinali sono quelli oggetto della maggior parte di richieste di informazioni da parte delle mamme che allattano [Centro antiveleni di Bergamo. Rapporto 2016]. Molti di questi farmaci rientrano anche tra i 50 medicinali senza obbligo di prescrizione più venduti [Dati del Ministero della Salute, I semestre 2018].

È bene quindi fare chiarezza su quali farmaci siano compatibili o accettabili in allattamento e quali no. Alcune esemplificazioni di seguito. In caso di febbre l'antipiretico di prima scelta è il paracetamolo [Ito et al., 1993, Bitzen et al., 1981], come anche in gravidanza, perché ha uno scarso passaggio nel latte e lo stesso dicasi per l’ibuprofene [Rigourd et al., 2014, Walter et al., 1997, Townsend et al., 1984]. Entrambi possono essere utilizzati anche come analgesici, per esempio in caso di mal di testa. Per contro, quando si allatta è da evitare l'acido acetilsalicilico [Unsworth et al., 1987, Clark et al., 1981] perché nei bambini può causare una sindrome rara, chiamata sindrome di Reye.

Da evitare anche farmaci a base di ketoprofene [Soussan et al., 2014, Jacqz-Aigrain et al., 2007]. Se poi dovesse essere necessario intervenire con una terapia antibiotica, ci sono alcune categorie di farmaci che possono essere utilizzati anche quando si allatta. In questo caso sarà necessaria una specifica prescrizione medica.

Per liberare il naso chiuso in caso di raffreddore si possono adoperare gli spray nasali anche durante l’allattamento perché hanno un assorbimento limitato. Facendo comunque attenzione a non abusarne, perché a lungo andare possono danneggiare la mucosa nasale: un consiglio che vale per tutti.

Contro i bruciori di stomaco si possono usare preparati a base di sali di alluminio e di magnesio, oppure, secondo valutazione medica, altri farmaci che inibiscono la formazione di acidi. Anche farmaci a base di loperamide [Nikodem et al., 1992] possono essere usati in caso di disturbi gastrointestinali. Tra gli antinfettivi l'antivirale aciclovir [Meyer et al., 1988, Taddio et al., 1994] può essere usato per applicazione locale. 

Anche tra gli antistaminici e gli antiasmatici ci sono farmaci il cui uso è compatibile o accettabile in allattamento, si tratta però, in genere di medicinali soggetti a prescrizione medica [Ministero della salute. Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno, 2018].

La salute e il benessere del bambino durante l’allattamento sono intimamente legati alla salute e al benessere della mamma, perciò assumere farmaci di automedicazione durante l’allattamento si può, se necessario, ricordando sempre che non tutti i farmaci sono indicati in corso di allattamento al seno. In caso di necessità, interpellare il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta o lo specialista, e seguire le loro indicazioni e consigli sono comportamenti fondamentali e irrinunciabili affinché la mamma che allatta sia rassicurata sull’opportunità di assumere un certo farmaco in tutta tranquillità.


Riferimenti bibliografici.

Anderson PO, Manoguerra AS, Valdés V. A review of adverse reactions in infants from medications in breastmilk. Clin Pediatr (Phila), 2016, 55: 236-44. DOI:10.1177/0009922815594586

Bitzen PO, Gustafsson B, Jostell KG et al. Excretion of paracetamol in human breast milk. Eur J Clin Pharmacol, 1981, 20: 123-5. DOI:10.1007/bf00607148

Centro antiveleni di Bergamo. Rapporto 2016. Disponibile a questo indirizzo.

Clark JH, Wilson WG. A 16-day-old breast-fed infant with metabolic acidosis caused by salicylate. Clin Pediatr, 1981, 20: 53-4. DOI:10.1177/000992288102000107

Dati Ministero della Salute, I semestre 2018: //www.salute.gov.it/imgs/C_17_bancheDati_14_allegati_iitemAllegati_0_fileAllegati_itemFile_2_file.pdf

Drugs and Lactation Database (LactMed): //www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK501922/

E-lactancia. //www.e-lactancia.org

Ito S, Blajchman A, Stephenson M et al. Prospective follow-up of adverse reactions in breast-fed infants exposed to maternal medication. Am J Obstet Gynecol, 1993, 168:1393-9. DOI:q10.1016/s0002-9378(11)90771-6

Jacqz-Aigrain E, Serreau R, Boissinot C et al. Excretion of ketoprofen and nalbuphine in human milk during treatment of maternal pain after delivery. Ther Drug Monit, 2007, 29: 815-8. DOI:10.1097/FTD.0b013e31815d0f01

Meyer LJ, de Miranda P, Sheth N et al. Acyclovir in human breast milk. Am J Obstet Gynecol, 1988, 158: 586-8. DOI:10.1016/0002-9378(88)90033-6  

Ministero della salute: Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno, 2018. 

MotherToBaby. //mothertobaby.org

Nikodem VC, Hofmeyr GJ. Secretion of the antidiarrhoeal agent loperamide oxide in breast milk. Eur J Clin Pharmacol, 1992, 42: 659-6. DOI:10.1007/bf00265941

Rigourd V, de Villepin B, Amirouche A et al. Ibuprofen concentrations in human mature milk – first data about pharmacokinetics study in breast milk with AOR-10127 "Antalait" study. Ther Drug Monit, 2014, 36: 590-6. DOI:10.1097/FTD.0000000000000058

Sachs HC. The transfer of drugs and therapeutics into human breast milk: an update on selected topics. Pediatrics. 2013, 132:e796-809. DOI:10.1542/peds.2013-1985

Soussan C, Gouraud A, Portolan G et al. Drug-induced adverse reactions via breastfeeding: a descriptive study in the French Pharmacovigilance Database. Eur J Clin Pharmacol, 2014, 70: 1361-6. DOI:10.1007/s00228-014-1738-2

Taddio A, Klein J, Koren G. Acyclovir excretion in human breast milk. Ann Pharmacother, 1994, 28: 585-7. DOI:10.1177/106002809402800506

Townsend RJ, Benedetti TJ, Erickson SH et al. Excretion of ibuprofen into breast milk. Am J Obstet Gynecol, 1984, 149: 184-6. DOI:10.1016/0002-9378(84)90195-9

Unsworth J, d’Assis-Fonseca A, Beswick DT. Serum salicylate levels in a breast fed infant. Ann Rheum Dis, 1987, 46: 638-9. DOI:10.1136/ard.46.8.638

Walter K, Dilger C. Ibuprofen in human milk. Br J Clin Pharmacol, 1997, 44: 211-2.

//doi.org/10.1111/bcp.1997.44.2.211

Come curare raffreddore durante l'allattamento?

Meglio fare frequenti lavaggi nasali e aerosol con semplice soluzione fisiologica; ottimi anche i suffumigi con acqua calda e sale o bicarbonato.

Che medicine si possono prendere durante l'allattamento?

QUALI SONO I FARMACI SICURI Tra gli analgesici e gli antipiretici: il paracetamolo, l'acido acetilsalicilico, l'ibuprofene; La maggior parte dei rimedi per tosse e raffreddore; Tra gli antibiotici: la penicillina (e derivati), l'eritromicina, le cefalosporine; La digossina, l'insulina, i broncodilatatori (es.

Chi allatta può prendere Tachifludec?

Acido Ascorbico L'acido ascorbico è escreto nel latte materno. Non sono noti gli effetti sui bambini allattati al seno. In sintesi l'uso di TACHIFLUDEC non è raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento.

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